Ettore De Maria Bergler

The ultra violet light reveals a light fluorescent varnish homogeneously spread over the surface, an horizontal cut (cm 35x0,5 long, from the pole on the left hand side towards the right hand side) over the sky recently restored with a gauze on the reverse, some small retouches are visible above it ( cm 1x0,5 the largest); another restoration (cm 3x0,3 with recent gauze on the reverse) over the girl's hair seated on the left and a small one along the top edge towards the right hand side.The overall condition as to the state of preservation is very good.L'esame alla lampada di Wood evidenzia un leggero strato di vernice debolmente fluorescente distribuita omogeneamente. Si evidenzia un taglio orizzontale nel cielo recentemente restaurato e chiuso da un rinforzo sul retro lungo cm 35x0,5 (parte dalla pertica sulla sinistra e prosegue verso destra), al di sopra si notano altri piccoli ritocchi puntiformi uno solo più grande di cm 1x0,5; un altro restauro (anche'esso con rinforzo recente sul retro) di cm 3x0,3 sui capelli della fanciulla a sinistra ed uno piccolo lungo il bordo superiore verso destra.L'opera si presenta in stato di conservazione molto buono.
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reca etichetta sul retro della cornice UFFICIO ARRIVI PITTURA;
reca vecchie etichette sul retro della cornice 1 / Lavandaie / De Maria

Ettore de Maria, dopo aver studiato a Palermo presso Francesco Lojacono, si trasferì a Napoli dove fu in contatto con Dalbono, Morelli e Filippo Palizzi. Tra il 1880 e il 1885 trascorse lunghi periodi a Roma e a Firenze dove lavorò per il gallerista Luigi Pisani. Lavandaie, datato 1881, appartiene al periodo fiorentino in cui, nonostante i contatti con i Macchiaioli, sviluppò per lo più tematiche siciliane, rielaborando e perfezionando gli insegnamenti del suo primo maestro. Lavandaie è un magnifico esempio del gusto del pittore per le scene di genere traboccanti di luce e vibranti di colori che con il tempo verranno sostituite da una vasta produzione ritrattistica e dalle decorazioni Liberty, tra le quali ricordiamo quelle del Teatro Massimo e di Villa Igiea a Palermo, che lo resero celebre. Uno dei massimi esponenti della scuola siciliana, De Maria espose nelle principali città italiane e fu molto lodato dalla critica per la scelta dei soggetti, la perizia tecnica e la felice fusione di realismo e di morbide eleganze coloristiche.