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LUCIO FONTANA | Concetto Spaziale
Estimate
80,000 - 110,000 EUR
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bidding is closed
Description
- Lucio Fontana
- Concetto Spaziale
- firmato e datato 59
- tagli e incisioni su ceramica dipinta
- cm 38x29x1
Provenance
Studio Bellini, Milano
Galleria Amedeo Porro, Milano
Ivi acquistato dall'attuale proprietario
Galleria Amedeo Porro, Milano
Ivi acquistato dall'attuale proprietario
Exhibited
Celle Ligure, Sala Consiliare del Comune, Lucio Fontana ceramiche e sculture, 1982
Milano, Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea; Londra, Ben Brown Fine Arts, Lucio Fontana. Sixteen Sculptures 1937-1967, 2008
Londra, Estorick Collection of Modern Italian Art, Terra Incognita: Italy's Ceramic Revival, 2009, illustrato in copertina, pp. 16-17, illustrato a colori
Milano, Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea; Londra, Ben Brown Fine Arts, Lucio Fontana. Sixteen Sculptures 1937-1967, 2008
Londra, Estorick Collection of Modern Italian Art, Terra Incognita: Italy's Ceramic Revival, 2009, illustrato in copertina, pp. 16-17, illustrato a colori
Literature
Lucio Fontana. Sixteen Sculptures 1937-1967, Milano, 2008, illustrato in copertina, pp.98 e 103, illustrato a colori
The Hockemeyer Collection. 20th Century Italian Ceramic Art, Monaco di Baviera 2009, pp. 94-95, illustrato a colori
The Hockemeyer Collection. 20th Century Italian Ceramic Art, Monaco di Baviera 2009, pp. 94-95, illustrato a colori
Catalogue Note
This Concetto Spaziale belongs to a new cycle of ceramic works that Fontana began working on in Albisola during the summer of 1959. His new research, which focused mainly on smooth surfaced slabs with a single cut, was presented alongside works on canvas in an exhibition organized by Fontana himself at the newly founded Galleria Pozzetto Chiuso in Albisola in August 1959. This white Concetto Spaziale is similar to the one depicted on the invitation to this show.
In this work, the cut no longer has the primary function of physically opening up a material or a surface to reveal another space beyond, but is the visible result of the rapidly performed gesture of liberation that releases the artist from the state of waiting before the cut is executed. The absolutism of Fontana's concept is heightened by the choice of the colour white for this work, which links it to the artistic exploration of the Gruppo Zero with which he, and others like Piero Manzoni, were associated with from 1959 onwards. Questo Concetto Spaziale appartiene a un nuovo ciclo di ceramiche a cui Fontana comincia a lavorare durante il suo soggiorno ad Albisola nell’estate del 1959.
Queste sue nuove ricerche, rappresentate principalmente da delicati blocchi di terracotta solcati da un singolo taglio, furono presentate nell’agosto del 1959, insieme ad alcuni lavori su tela, in una mostra organizzata dall’artista stesso nella Galleria Pozzetto Chiuso di Albisola, di recente fondazione.
Questo Cencetto spaziale bianco è simile a quello scelto per l’invito a questa esposizione. In questo lavoro, il taglio non solo svolge la primaria finzione di aprire fisicamente la superficie della materia per rivelare uno spazio ulteriore, ma è chiaramente il risultato di un rapido gesto liberatorio che libera l’artista dallo stato di attesa, prima che il taglio sia eseguito.
La totale indiscutibilità dell’idea creativa di Fontana è sottolineata, in questa scultura, dalla scelta del colore bianco, ci che riporta immediatamente alle esplorazioni artistiche del Gruppo Zero con il quale Fontana, accanto a Piero Manzoni, è stato associato a partire proprio dal 1959.
L'opera è registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 3113/10.
Opera restaurata, iscrizione a retro non autografa.
In this work, the cut no longer has the primary function of physically opening up a material or a surface to reveal another space beyond, but is the visible result of the rapidly performed gesture of liberation that releases the artist from the state of waiting before the cut is executed. The absolutism of Fontana's concept is heightened by the choice of the colour white for this work, which links it to the artistic exploration of the Gruppo Zero with which he, and others like Piero Manzoni, were associated with from 1959 onwards. Questo Concetto Spaziale appartiene a un nuovo ciclo di ceramiche a cui Fontana comincia a lavorare durante il suo soggiorno ad Albisola nell’estate del 1959.
Queste sue nuove ricerche, rappresentate principalmente da delicati blocchi di terracotta solcati da un singolo taglio, furono presentate nell’agosto del 1959, insieme ad alcuni lavori su tela, in una mostra organizzata dall’artista stesso nella Galleria Pozzetto Chiuso di Albisola, di recente fondazione.
Questo Cencetto spaziale bianco è simile a quello scelto per l’invito a questa esposizione. In questo lavoro, il taglio non solo svolge la primaria finzione di aprire fisicamente la superficie della materia per rivelare uno spazio ulteriore, ma è chiaramente il risultato di un rapido gesto liberatorio che libera l’artista dallo stato di attesa, prima che il taglio sia eseguito.
La totale indiscutibilità dell’idea creativa di Fontana è sottolineata, in questa scultura, dalla scelta del colore bianco, ci che riporta immediatamente alle esplorazioni artistiche del Gruppo Zero con il quale Fontana, accanto a Piero Manzoni, è stato associato a partire proprio dal 1959.
L'opera è registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 3113/10.
Opera restaurata, iscrizione a retro non autografa.