Lot 44
  • 44

Francesco Righetti (1749-1819) Italia, Roma, firmato e datato 1791

Estimate
30,000 - 50,000 EUR
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Description

  • APOLLO E DAFNE
  • inscritto sulla base: RIGHETT. F. ROME. 1791
  • bronzo, su base in marmo associata
  • Francesco Righetti (1749-1819) Italia, Roma, firmato e datato 1791

Provenance

Collezione Loyd, Betterton House, Oxfordshire, Inghilterra;
Walter Padovani, Milano.

Literature

The Loyd Collection of Paintings, Drawings and Sculpture, edizione F. Russel, 1991, p. 56, n. 160.

Condition

Good conditions. Dafne's right ring-finger is damaged. Light crack at the base of Dafne's left forearm. Light scratches and minor defects normal for the age. Light chips on the base and stains on the edges. The base has light scratches on the white marble, normal for the age.
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Catalogue Note

La riduzione in bronzo del gruppo raffigurante Apollo e Dafne compare all'inizio della lista pubblicata nel 1794, che elenca le opere prodotte da Francesco Righetti con i prezzi vendita di ciascuna (fig. 1).
E' la dimostrazione della fama e del successo universale che l'Apollo e Dafne marmoreo, scolpito da Giovan Lorenzo Bernini nel 1625 per il Cardinal Scipione Borghese, seppe suscitare anche in epoca Neoclassica, età nella quale l'arte Barocca veniva condannata come pura imitazione decadente in contrasto con le idee di "grandezza" e "semplicità" espresse dall'"Antico" ed esaltate dal Winckelmann.
Un successo quindi singolare, la cui eccezionalità contro tendenza è documentata dagli scritti del Canova e del Visconti (nella sua guida del 1796, Sculture del palazzo della Villa Borghese detta Pinciana) che esaltano entrambi l'eccellenza scultorea oltre l'impossibile che caratterizza l'abilità virtuosistica del Bernini espressa nel marmo dell'Apollo e Dafne.

Francesco Righetti (1749-1819) fu uno degli scultori di maggior successo a Roma tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Iniziò la sua formazione professionale nella bottega di Luigi Valadier, il più importante scultore e argentiere a Roma della sua epoca. Righetti si specializzò nella produzione di bronzi con composizioni dall’antico e grazie all’abilità tecnica e alla maestria delle sue opere, conquistò la fiducia di Papa Pio VII, il quale, dopo aver fatto visita nel 1801 al suo studio di Napoli, gli commissionò una serie di bronzi tra i quali una coppia di grandi candelabri, oggi nella chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia. Nel 1805 Righetti divenne direttore della Fonderia Vaticana, assistito dal figlio Luigi.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:
R.Wittkower, Gian Lorenzo Bernini. The Sculptor of the Roman Baroque, Londra 1955, pp. 183-184, n. 18, fig. 14;
F. Haskell and N. Penny, Taste and the Antique. The Lure of Classical Sculpture 1500-1900, New Haven and London, 1981, pp. 205-208, n. 34, fig. 106;
A. d'Agliano, L. Melegati (a cura di), Ricordi dall'Antico. Sculture, porcellane e arredi all'epoca del Grand Tour, catalogo della mostra, Roma 2008, p. 46, fig. 43.

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