Lot 27
  • 27

Orologio da tavolo in legno scolpito, intagliato e dorato con applicazioni in metallo dorato e argentato e rifiniture in pastiglia, Piemonte, circa 1770

Estimate
15,000 - 25,000 EUR
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Description

  • 56x32,5x21,5 cm.
a forma di anfora biansata, sormontata da canestro con fiori metallici da cui scendono ghirlande, le due anse fogliacee terminanti con teste zoomorfe, tutta la superficie ricoperta da motivo a grata in metallo dorato su lamina argentata, poggiante su plinto impiallacciato in legno rosa filettato con quattro finali a vaso sugli angoli, iscritto sotto la base: Antoine Vasquete e fils/orologer du prins du Carignan/Racconis, analoga dicitura anche sotto il piedistallo

Provenance

Walter Padovani, Milano.

Condition

Light losses and consumption to the guilding as normal for the age. The metal grid has traces of red oxidation. On the plinth, a light loss of 0.7cm. Light wood worming on the base and on the finials in form of vases. A crack on the base's left front corner. The right back vase has minor losses of material on the plinth.
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Catalogue Note

A Piedmontese carved and giltwood table clock with gilt metal and silver mounts, circa 1770

Il meccanismo è stato smontato, pulito e revisionato nel 2007, per i dettagli sul suo funzionamento si rimanda all'expertise di Capponi & C. Antichità che accompagna l'orologio.

L’orologiaio Antonio Vascheti appare menzionato in due repertori, da E. Morpurgo e da B. Loomes, che lo vedono entrambi attivo a Racconigi tra la fine del Settecento e gli inizio dell’Ottocento. Tuttavia, da un punto di vista stilistico, il nostro orologio potrebbe risalire ad un’epoca ancor più anteriore; il gusto neoclassico dell’elegante vaso biansato ancora legato alle sinuosità rococò e ad una certa inclinazione per le Chinoiseries, lo collocano alla fine degli anni Sessanta e ai primi anni Settanta, quando il Principe Luigi Vittorio di Savoia-Carignano, a cui l’orologiaio fa riferimento, aveva indetto la sistemazione del Castello di Racconigi. Il Principe di Savoia-Carignano, nato a Parigi nel 1712, sposò nel 1740 la sorella della consorte del Re di Sardegna. Il titolo di Principi di Carignano risale al 1620 contestualmente alla donazione del Duca di Savoia del territorio omonimo e del Castello di Racconigi al figlio cadetto. L’edificio, già ingrandito da Guarino Guarini in epoca barocca, fu nuovamente sistemato propri per volontà di Luigi Vittorio. L’architetto scelto dal Principe fu Giovanni Battista Borra (1712-1826), la cui attività si svolse in gran parte in Inghilterra ed è segnata da un viaggio in Asia Minore (1750-1751), prima di iniziare a lavorare a Racconigi nel 1765. Nella sua interpretazione di un Neoclassicismo sabaudo intriso di gusto anglo-cinese si possono riscontrare delle analogie con il nostro orologio.

Si ringrazia il Dott. Roberto Valeriani per le informazioni contenute in questa nota.

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