Lot 135
  • 135

Aldo Mondino

Estimate
18,000 - 25,000 EUR
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Description

  • Aldo Mondino
  • Le Chevalier X
  • collage acrilico su carta intelata, 3 elementi
  • cm 311x100,5
  • Eseguito nel 1979

Provenance

Galleria Franz Paludetto, Castello di Rivara
Acquistato dall'attuale proprietario nel 2005 circa

Exhibited

Ravenna, MAR Museo dell'Arte della Città di Ravenna, Mondino Aldologica, 2003, illustrato a colori

Catalogue Note

[Chevalier X] Mi fu commissionato da Alain Jouffroy in occasione delle celebrazioni relative alla mostra di inaugurazione del Beaubourg "Paris-Moscou", che fu un evento straordinario, un vero scambio tra due importanti capitali. Per questa mostra parallela, Jouffroy mi aveva chiesto di riprodurre le Chevalier X di Derain, considerato da Picasso il primo vero collage della storia dell'arte moderna. Non esistevano riproduzioni di quest'opera che, acquistata da Breton nel 1920, fu poi venduta a un collezionista russo, ma non prestata alla mostra di Beaubourg. Dovetti ricostruire quest'opera sulla base degli scritti di Aragon (che aveva organizzato la mostra sul collage a Parigi nel 1920), della descrizione apparsa sul catalogo del 1920, su un libretto di Breton, Les pas perdus. Nessuno di questi testi mi forniva la descrizione esatta di questo chevalier: si parlava di un burattino, di un pantin, con le gambe che andavano dove volevano, leggeva un giornale (e qui forse era il collage!), era su una scena di teatro, un rideau alle spalle.

Aldo Mondino, in Mondino antologica, catalogo della mostra Ravenna 2004, p 37

[Chevalier X] It was commissioned to me in occasion of the celebrative inauguration for the exhibition at Beaubourg “Paris-Moscou”, an extraordinary event, a real exchange of two important capitals. For this Parallel exposition, Jouffroy had asked me to reproduce the Chevalier X of Derain, considered the first real collage in the history of modern art. Of this piece, acquired by Breton in 1920 and then sold to a Russian collector, but not lent for the Beaubourg exposition, reproductions did not exist. I had to re-construct this work based on the writings of Aragon (who had organized in 1920 the exhibition on collage in Paris), from the description on the 1920 catalogue, on a small book of Breton, Les Pas Perdus. None of these texts gave me an exact description of this Chevalier: they spoke about a puppet, of a pantin, with legs that went wherever they wanted, reading a newspaper (maybe this was the collage!), it was a theatrical scene, having a rideau behind him.