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Renato Guttuso
Description
- Renato Guttuso
- Tetti di Roma
- firmato; firmato e datato 64 sul retro
- olio su tela
- cm 80x70
Exhibited
Verona, Palazzo Forti Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Guttuso 50 anni di pittura, 1987
Mamiano di Traversetolo, Fondazione Magnani Rocca, Guttuso. Passione e realtà, 2010, illustrato a colori
Literature
E. Crispolti, Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso, Milano 1984, vol. II, n. 62-64/21, pag. 265, illustrato
E. Crispolti, Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso, Milano 1989, vol. IV, n. 62-64/21, pag. 174
E. Crispolti, Renato Guttuso Opere della Fondazione Francesco Pellin, Milano 2005, n. 27, pagg. 110-111, illustrato a colori
Condition
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Catalogue Note
Renato Guttuso a Roma abitava al Rione Monti. Il suo studio si affacciava su Via Leonina, a la Suburra, quindi i paesaggi romani dei tetti che dal 1962 al 1964 si susseguono in un variegato gruppo di soluzioni compositive, traggono ispirazione dalla zona che l'artista conosceva meglio. Il ciclo offre la possibilità a Guttuso di sbizzarrirsi nelle spezzature di piani, campiture cromatiche e materiche, intrichi di comignoli e scale che creano un filone tematico inseritosi autorevolmente e con originalità nella storia delle vedute urbane. La particolarità dell'artista risiede nella straordinaria abilità in cui riesce a fondere l'eredità neorealista di Sironi e Carrà, con la nettezza e le squadrature tipiche del Cubismo di Picasso.
Il paesaggio urbano in questo ciclo di dipinti, rappresentato qui dall'importante opera Tetti di Roma del 1964, non viene letto in chiave metropolitana, ma in quella di centro antico: "(...) Non è una Roma metropoli, ma quasi una Roma paese, antica, quantomeno ottocentesca, familiare, certamente non più drammatica come lo era la sua Roma degli inurbati degli anni Cinquanta, fra realismo sociale e realismo esistenziale. Ma una Roma goduta in una sua pittoresca, anfrattuosa, vecchiezza storica ma amichevole, complice, domestica.(...)" E. Crispolti