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Federico Rossano
Description
- Federico Rossano
- Campi Flegrei, paesaggio con bufali; Campo di grano
- entrambi firmati in basso a destra F. Rossano
- olio su tela, una coppia
- cm 30 x 68
- eseguiti nel 1868 circa
Exhibited
Literature
R. Caputo, Federico Rossano, Napoli 2000, p. 19, tav. X (Campi Flegrei. Paesaggio con bufali, ma con titolo Campagna romana)
Condition
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Catalogue Note
Rossano, insieme a De Gregorio, Cecioni e De Nittis, tra il 1863 e il 1867 fece parte della Scuola di Resina, corrente artistica che aderiva a un verismo affine a quello dei macchiaioli. Diego Martelli si riferì a questi artisti come pittori "che nessuna autorità riconoscendo, disprezzando tutto quanto poteva procurar loro benessere, con le concessioni fatte alla moda, si deliziarono delle intime soddisfazioni che procura ai veri artisti, in comunione d'idee, la osservazione attenta della natura, il fantasticare quotidiano e continuo su tutti gli effetti e su tutte le forme dell'avvicendarsi continuo delle immagini della vita".
L'esecuzione della coppia di paesaggi che presentiamo si colloca proprio alla fine di questa intensa esperienza, durante la quale Rossano aveva aderito ad un programma dichiaratamente antiaccademico, orientato verso lo studio dal vero e l'immediatezza dell'espressione.
Il pittore imposta queste due opere su una perfetta sintesi luministico formale tra paesaggio e figure. Il collegamento tra i due soggetti avviene attraverso le stesse linee essenziali, la medesima luce tersa, i toni che sfumano dal caldo acceso di Campo di grano a quello morbido e rosato di Campi Flegrei. Paesaggio con bufali. Campo di grano richiama il dipinto omonimo esposto alla Promotrice napoletana del 1863, che, accolto con molto favore da Giacinto Gigante e acquistato da re Vittorio Emanuele II per il Museo di Capodimonte, fu l'opera che procurò la prima notorietà al giovane pittore. Una versione più piccola dello stesso soggetto è stata pubblicata recentemente da Caputo (R. Caputo, Federico Rossano, Napoli 2000, tav. IX).
Campi Flegrei. Paesaggio con bufali è una varante del dipinto similmente intitolato, datato 1868 e pubblicato da Fossataro (R. Fossataro, Federico Rossano, Milano 1964, p.29, n. 11). Quest'ultimo, che era stato suo allievo, riferisce che la zona dei Campi Flegrei aveva sempre affascinato Rossano per la sua aria malinconica e selvaggia "Quella distesa monotona di piani acquitrinosi, tappezzata di erbe palustri, costellata di ciuffi di cannicci, fra la ferrigna colina di Cuma, il Mar morto e Lucrino [...] gli rivelavano la voce misteriosa della natura, echeggiante di miti leggendari e di storie secolari". (R. Fossataro, op. cit. 1964, p.26).