Lot 116
  • 116

Angelo Morbelli

Estimate
200,000 - 300,000 EUR
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Description

  • Angelo Morbelli
  • Pax (La stalla)
  • firmato e datato in basso a sinistra Morbelli 1918
  • olio su tela
  • cm 73 x 120

Provenance

Collezione Alfredo Morbelli, Varese;
Collezione Roberto Morbelli, Casale Monferrato

Exhibited

Torino, Società Promotrice di Belle Arti, Esposizione Nazionale di Belle Arti, autunno 1919, sala I, p. 19, n. 7, illustrato;
Alessandria, Mostra degli artisti alessandrini dell'800, giugno 1940, XVIII, n. 37;
Milano, Famiglia Artistica, Angelo Morbelli, 1920-1921, p.13, n. 23;
Milano, Galleria Pesaro, Mostra Postuma di Angelo Morbelli, 1929-1930, n. 1;
Milano, Famiglia Artistica, Angelo Morbelli, 1949, n. 23;
Alessandria, Pinacoteca Civica, Mostra commemorativa di Angelo Morbelli, ottobre - dicembre 1953, n. 56;
Varese, Castello di Masnago, Morbelli & Morbelli, 1 aprile - 4 giugno 1995, p. 73, illustrato in bianco e nero

Literature

Archivi del Divisionismo, Roma 1968, vol. II, VI. 190, illustrazione 1508;
A. Scotti, Un itinerario pittorico di Angelo Morbelli nel Museo di Casale, Casale Monferrato 1995, p.4

Condition

Painting on original canvas.From a first-hand inspection some tiny losses are visible along the edged due to the frame (also visible from the image in the catalogue) three larger along the lower edge (two cm 2x1 circa and one cm 6x1 circa), other in the lower and top right hand corners.A vertical sewing cm 12 from the left hand side edge is visible; over it are some craquelures and three minor losses.The ultra violet light reveals a light fluorescent varnish, no retouch nor restoration.The overall condition as to the state of preservation is excellent.Opera in prima tela.Ad un primo esame si notano alcune piccole cadute di colore lungo la battitura della cornice (visibili da immagine in catalogo) tre più estese lungo il bordo inferiore (due di cm 2x1 circa ed una di cm 6x1 circa), altre piccole mancanze nell'angolo superiore e inferiore destro.Si nota una cucitura della tela verticale a cm 12 dal margine sinistro sovrastata da una leggera craquelure e tre minuscole cadute di materia.L'esame alla lampada di Wood evidenzia un leggero strato di vernice debolmente fluorescente, nessun ritocco o restauro.L'opera si presenta in ottimo stato di conservazione.
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Catalogue Note

Morbelli - uno dei principali interpreti e sostenitori del Divisionismo – adottò la scomposizione del colore tramite filamenti materici dall'inizio degli anni '90, sviluppando e approfondendo la nuova tecnica attraverso sperimentazioni e letture scientifiche; basti ricordare i saggi di Bellotti, Helmoltz, Rood e Guaita, ai quali si avvicinò probabilmente consigliato da Vittore Grubicy (cfr. G. Anzani, Morbelli e Morbelli Angelo & Alfredo, op. cit., p.14). Il pittore, tramite l'applicazione rigorosa dei più moderni studi sulla luce e grazie alla precisione e regolarità ottenute anche con l'uso di un particolare pennello a tre punte da lui stesso costruito, arrivò a "trasformare i pigmenti colorati in un ordito di vibrante diffusione luminosa e di ariose penombre, con un calcolato studio di rifrazioni e riflessi" (cfr. A. Scotti, Angelo Morbelli: il teorema della scomposizione, in Divisionismo italiano, catalogo della mostra, a cura di G. Belli, Trento 1990, p.167).
Morbelli non abbandonò mai – se non talvolta nell'ultima produzione – la tecnica che tanto aveva perfezionato e così rispondente alla sua formazione positivistica, che gli permetteva la realizzazione di opere estremamente intimistiche, ma sostenute da un'estrema finitezza di esecuzione.
Pax, realizzato l'anno prima della morte, è una sintesi della tecnica, dei temi e dei motivi iconografici dell'artista. La divisione è presente nella sua versione più matura e raffinata, con eleganti accostamenti di marrone, azzurro, blu, viola e bianco. La veduta d'interno con la finestra a mezzaluna è quella già utilizzata in Mi ricordo quand'ero fanciulla (Entremets) del 1903, anche in questo caso affiancata da altre aperture che forniscono ulteriori fonti di luce. La bassa volta scandita da contrafforti si ritrova in Stalla in Lombardia (fig.1), un'opera esposta a Londra nel 1888 e nota solo attraverso l'illustrazione del relativo catalogo. Il tema della maternità in fine era stato ampiamente trattato da Morbelli nella sua produzione degli anni '90 e nel nostro caso è declinato nel raffronto tra maternità umana e animale tanto caro a Millet e ai pittori di Barbizon e che ebbe molta fortuna anche in Italia, come testimona il celebre dipinto di Segantini Le due madri (cfr. A. Scotti, Angelo Morbelli, Cremona 1991, p.25).

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