Lot 35
  • 35

Piero Manzoni

Estimate
150,000 - 200,000 EUR
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Description

  • Piero Manzoni
  • Base magica
  • legno, feltro e targhetta metallica
  • cm 61x79,5x79,5
  • Eseguito nel 1961

Provenance

Collezione Rimoldi, Milano
Ivi acquistato dal'attuale proprietario all'inizio degli anni Settanta 

Condition

This work appears to be in generally good condition overall. There are minor traces of soiling on the felt, inherent to the nature of the work. There are few minor and superficial losses by the edges. There is a small dot of dirt below the metal plate.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."

Catalogue Note


wood, felt and metal plate. Executed in 1961



"Una delle ultime novità milanesi in fatto di arte di avanguardia ci è stata data, come al solito, da Piero Manzoni. L'artista infatti può consacrare all'arte qualsiasi persona lo desideri [...] la creazione è la base magica che consiste in una base di legno firmata da Manzoni, e tutti coloro che vi montano sopra divengono opera d'arte per il tempo della loro permanenza...è il caso di dire: 'Sic transeat gloria mundi...'" scriveva Antonio Caputo sul "Pensiero Nazionale" nella primavera del 1961, quando l'Italia, come oggi, era in festa per il centenario dell'Unità. L'attenzione al tema dell'opera d'arte vivente era partita da Ben Vautier, che firmava, oltre che se stesso, ogni oggetto gli capitasse per strada, perfino opere d'arte altrui, e proseguì con la collaborazione fra Manzoni ed Enrico Castellani nella performance di sculture viventi proposta da Plinio de Martiis alla Galleria La Tartaruga di Roma: tra i visitatori "firmati", cui viene rilasciato anche un certificato di autenticità, troviamo Marcel Broodthaers, Umberto Eco, Emilio Villa, Henk Peters. 
La base magica diventa risultato permanente di questa performance momentanea, concedendo a tutti, in modo automatico, di provare su di sé la condizione di opera d'arte. Viene in mente Oscar Wilde quando, in altri tempi, diceva: "Bisognerebbe essere un'opera d'arte, o altrimenti, indossare un'opera d'arte".