Plinio Nomellini

Acquistato dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista negli anni 20-30

Opera in prima tela. Ad un primo esame si notano leggere abrasioni verticali sopra il volto e l'ombrellino verde in corrispondenza del telaio retrostante. L'esame alla lampada di Wood rivela della vernice fortemente fluorescente distribuita disomogeneamente, una piccola caduta di materia alla sinistra delle gambe della bimba con l'ombrellino verde e due cadute puntiformi lungo il lato destro in basso. Si consiglia una leggera pulitura. L'opera si presenta in ottimo stato di conservazione. Painting on original canvas. From a first hand inspection some abrasions, due to the loom on the back, are visible over the face and green umbrella. The ultra violet light reveals thick fluorescent varnish dishomogeneously spread over the surface, a tiny loss on the left hand side of the legs of the girl with the geen umbrella and two tiny ones along the lower right hand side edge. A careful cleansing is suggested. The overall condition as to the state of preservation is excellent.
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Reca sul retro della cornice a matita blu n. Af4

Il linguaggio espressivo di Plinio Nomellini, intimo e personale, nasce da un processo di apprendimento e sperimentazione instancabili. Formatosi sotto la guida di Giovanni Fattori, approfondisce la conoscenza pittorica, con dedita attenzione alle esperienze e innovazioni artistiche che influenzarono l'Italia e l'Europa a partire dagli anni 80: dal tema sociale di tradizione ottocentesca, alla tecnica divisionista, al simbolismo di primo Novecento, ai movimenti  post-impressionisti.
Dalla libertà interpretativa di Plinio Nomellini, nasce la sua arte: un insieme consapevole di padronanza pittorica e amore per la vita e la natura.
Passeggiata nel parco, databile intorno al 1920 - 30, gli anni dei vari soggiorni tra Poggio Imperiale, Capri, Ischia e l'Isola d'Elba, riassume chiaramente le caratteristiche della sua  pittura.
Nel dipinto, di chiara ambientazione familiare - alla destra è infatti facilmente riconoscibile la figlia, soggetto molto frequente nelle opere di questo periodo (fig. 1), Nomellini libera il suo inconfondibile "colorismo di luce"; le mille sfumature dei viola, verdi, rossi sono esaltate dal valore plastico degli impasti, dalle pennellate larghe e sinuose che plasmano le forme e creano gli spazi, rendendo l'opera un motivo di gusto squisitamente pittorico-decorativo prima che narrativo. La modernità d'espressione ed il gusto creativo del colore, rimandano ad espressioni d'avanguardia fauviste, nonostante l'artista sia sempre rimasto fedele ad una sua personale visione e percezione dell'arte.