Lot 84
  • 84

Gian Paolo Panini

Estimate
300,000 - 500,000 EUR
bidding is closed

Description

  • Gian Paolo Panini
  • Il foro romano dal Clivus Capitolinus
  • olio su tela

Provenance

Roma, collezione Luisa Lapenna.

Literature

F. Arisi, Gian Paolo Panini e i fasti della Roma del '700, Roma 1986, p. 302 (all'interno della scheda n. 155).

Condition

The painting is warmer in tone than the catalogue illustration suggests. The canvas was relatively recently relined and has been mounted onto a new stretcher. The painting has been carefully retouched throughout and this is visible both to the naked eye and under-ultra violet light. Not only have darker lines and areas been strengthened but much of the mid- and lighter tones have also been gone over. The sky has been substantially retouched and figures carefully strengthened. The picture makes a good overall impression, particularly from a distance, but on closer inspection it lacks definition and detail, largely due to its compromised condition. The restoration was carried out relatively recently and has been sensitively done, so the painting should probably be hung as is. The gilt wood frame is modern but rococo in style and is in good condition.
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Catalogue Note

E' una finestra aperta su una serata d'estate romana quella che Giovanni Paolo Panini illustra in questo spettacolare dipinto, intrisa di una luce calda e rosata che accarezza i monumenti e avvolge l'atmosfera in un tempo lento, suadente e impalpabile. Lo sguardo scorre lungo la Via Sacra in direzione sud, posandosi qua e là sui monumenti: la cupola cortonesca dei SS. Luca e Martina; l'Arco di Settimio Severo ancora interrato, come lo si vedeva nel Settecento; il portico dei SS. Cosma e Diamiano; le arcate grandiose della Basilica di Massenzio; il Colosseo e poi, più giù, là in fondo, seguendo il verde degli alberi, la facciata, il campanile, il convento di S. Maria Nova. L'ombra del Clivo Capitolino sul quale è posto il riguardante - anzi, il pittore col suo cavalletto! - abbraccia la valle del Foro e dà presenza all'altura, rende tangibile il gesto dell'affacciarsi, del guardar giù. E giù, nella luce morbida e dorata di Roma, un elegante Cicerone illustra la Storia al curioso Grand-tourist; dame, preti e cavalieri passeggiano cercando ristoro nell'ombra; pastori e allevatori conducono il bestiame alla fontana e quindi a rincasare dietro al muro degli Orti Farnesiani, rammentandoci che queste fauste vestigia erano usate allora come Foro Boario.

La tela è opera tipica di Panini databile alla metà del Settecento e rappresenta una veduta dal vero e non un capriccio, secondo la tradizione del vedutismo inaugurata a Roma da Vanvitelli già alla fine del secolo XVII. Suo degno pendant erano Le Rovine del Palatino (olio su tela, cm 130 x 235, Arisi n. 156, p. 302), dove a essere illustrata, sempre con andamento nord-sud, è l'immagine grandiosa della valle del Circo Massimo con le antiche rovine che le fanno corona, dai palazzi imperiali sul Palatino alle Terme di Caracalla, al Monte Celio, fin giù, a perdita d'occhio verso l'Appia Antica e i Colli Albani.