Lot 49
  • 49

Lucio Fontana

Estimate
280,000 - 350,000 EUR
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Description

  • Lucio Fontana
  • Concetto spaziale, Attese
  • firmato, intitolato e iscritto sta scoppiando un bel temporale estivo sul retro
  • idropittura su tela
  • cm 61x50
  • Eseguito nel 1965-66

Provenance

Galerie Pierre, Stoccolma
Collezione Privata, Milano
Centro Steccata, Parma

Literature

F. Gualdoni, P. Campiglio, Lucio Fontana e Milano, catalogo della mostra, Milano 1996, pag. 90, illustrato
E. Crispolti, Lucio Fontana, Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, pag. 821, n. 65-66 T 24, illustrato

Condition

This work appears to be in very good condition. Very minor traces of superficial soiling by upper left corner. No traces of retouching appear to be visible under UV light.
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Catalogue Note

"Vedendo un quadro di buchi, o un quadro di tagli, è facile immaginare Fontana mentre fa il taglio con una lama o i buchi con un punteruolo, ma questo non lascia comprendere l'operazione che è più precisa e non è solo un'operazione, ma un momento particolare, un momento che capivo di dover fotografare. Pensavo di riprenderlo mentre lavorava, ma Fontana non volle, e me ne spiegò la ragione: "Se mi riprendi metre faccio un quadro di buchi dopo un pò non avverto più la tua presenza e il mio lavoro procede tranquillo, ma non potrei fare uno di questi grandi tagli mentre qualcuno si muove intorno a me. (...) Ho bisogno di molta concentrazione. Cioè non è che entro in studio, mi levo la giacca, e trac! faccio tre o quattro tagli. No, a volte, la tela, la lascio appesa per delle settimane prima di essere sicuro di cosa ne farò, e solo quando mi sento sicuro, parto, ed è raro che sciupi una tela; devo proprio sentirmi in forma per fare queste cose". Forse non ho riferito nei termini precisi le parole di Fontana e forse avro aggiunto del mio, perchè è passato tanto tempo ma fu allora che capii come il momento preparatorio, quello che precede il taglio, era il più importante, quello decisivo. Allora ho pregato Fontana di fingere di fare dei tagli. (...) lo si vede di spalle, si vede una tela dove non c'è ancora niente, c'è soltanto una tela e lui nell'atteggiamento di chi comincia a lavorarci sopra. E' il momento in cui il taglio non è ancora cominciato e l'elaborazione concettuale è invece già tutta chiarita. Cioè quando vengono a incontrarsi i due aspetti dell'operazione: il monento concettuale che precede l'azione, perchè quando Fontana decide di partire ha già l'idea dell'opera e l'aspetto esecutivo della realizzazione dell'idea. Forse proprio per questa concentrazione e aspettativa concettuale Fontana ha chiamato i suoi quadri di tagli, attese."
Ugo Mulas, L'attesa, in "La Fotografia", Torino 1973