Giuseppe Bernardino Bison

Giuseppe Bernardino Bison, maestro originario di Palmanova del Friuli, cresciuto nel vivace ambiente artistico veneziano, divenne con il principio del XIX secolo una delle personalità di punta dell'ambiente triestino. Partito alla volta di Milano nel 1831, l'artista riscosse molto apprezzamento nel genere della ripresa vedutistica e paesaggistica.
Il dipinto qui presentato è opera di assoluta finezza e risale proprio all'ultimo periodo di attività dell'artista, in cui Bison ribadisce con sapienza la vocazione verso il virtuosismo compositivo e la trasparenza dei viraggi cromatici. L'artista "addensa" il delicato stato di sospensione nel fondere l'acqua col cielo, e più in generale tutte le componenti di quel particolare universo. La montagna fa da sfondo a una visione assai popolare, quasi colta dal vero, e qui particolarmente legata alla cultura del paesaggio veneto del Settecento. Il maestro era attratto dai protagonisti minori della vita di strada, come i contadini, i pescatori, i viandanti e i pastori che egli riconosce nella loro autonomia espressiva in pittoresche annotazioni e che restituisce alla pacata dimensione arcadica. L'acutezza del carattere dei personaggi di strada è raggiunta dall'essenzialità del tocco, ma anche dalla sintesi veloce del segno, come dimostrano anche i molti disegni in cui prevale l'uso della macchia d'inchiostro accompagnata dalla libera improvvisazione di segni a matita, caratteristiche che mostrano una impareggiabile vitalità.