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Francesco Hayez
Description
- Francesco Hayez
- Disegni erotici
- matita nera su carta velina, cinque disegni su quattro fogli
- cm 13 x 19.5; cm 20 x 28.3; cm 17.5 x 22; cm 16.8 x 22.3
- Eseguiti tra il 1822 e il 1830 Recano a matita in alto a sinistra i n. 5, 7, 8, 13, 17
Provenance
Exhibited
Torino, Mole Antonelliana, L'amore. Dall'Olimpo all'alcova, 1992;
Torino, La Bottega di San Luca, 1997;
Milano, Museo di Milano, Palazzo Morando, 1997
Literature
Condition
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Catalogue Note
Il temperamento sensuale di Hayez, ben testimoniato dalle Memorie dettate all'amica Giuseppina Negroni tra il 1869 e il 1875, trovò terreno fertile nella Milano della prima metà del XIX secolo. La città, influenzata dall'occupazione francese, dal ricordo degli amori di Napoleone e delle sue sorelle, dalla spregiudicatezza di molte figure femminili libere e indomite - cantanti, attrici e nobildonne - fu teatro, tra le altre, della relazione tra Hayez e la sua modella Carolina Zucchi.
Testimonianza privatissima e impudica della loro liaison sono i diciannove disegni – originariamente venti, manca quello numerato 3 – realizzati da Hayez tra il 1822 e il 1830. Qui presentati sono cinque della serie, quelli numerati in seguito, da altra mano, 5, 7, 8, 13, 17.
Il soggetto richiama alla mente i celebri Modi di Giulio Romano -andati persi quasi subito, ma tramandati dalle incisioni del Raimondi -, tuttavia la spontaneità della resa risente di un erotismo più popolare, simile a quello della Scuola di Priapo incisa da Pinelli nel 1810 (cfr. F. Mazzocca, op. cit., 1997, pp. 25-26 e 81-88).
I fogli, alla morte di Carolina, definita dal Migliara in una sua lettera del 1833 la Fornarina di Hayez, passarono alla sorella di lei, Caterina, e poi agli eredi.