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Maestro di Sant'Ivo
Estimate
40,000 - 60,000 EUR
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Description
- Maestro di Sant'Ivo
- Madonna col Bambino in trono tra san Giovanni Battista, santa Caterina d'Alessandria, santa Dorotea e san Antonio Abate
- olio su tavola, fondo oro
Condition
The painting is slightly warmer in tones than the catalogue illustration suggests.
The photograph is very representative of the condition of the picture, showing in areas the thinness of the gold ground and the oxidation of the Madonna’s mantle.
Inspection under ultra-violet light confirms the good condition of the painting and reveals tiny pictorial strengthenings on Saint John’s hair, others larger on Saint Antony’s clothes and others minor in the draperies folds. Two cleansing samples are visible on Saint Anthony’s face and on the Child right hand.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
NOTWITHSTANDING THIS REPORT OR ANY DISCUSSIONS CONCERNING A LOT, ALL LOTS ARE OFFERED AND SOLD AS IS" IN ACCORDANCE WITH THE CONDITIONS OF BUSINESS PRINTED IN THE SALE CATALOGUE."
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Catalogue Note
Questa preziosa ancona può essere facilmente ricondotta al Maestro di Sant'Ivo, fecondo artista fiorentino attivo tra la fine del Trecento e i primi due decenni del Quattrocento.
Il pittore è noto con il nome convenzionale di Maestro di Sant'Ivo dalla tavola raffigurante Sant'Ivo mentre pronuncia un giudizio, conservata nel Palazzo di Parte Guelfa di Firenze. Attorno a questo dipinto, databile circa al secondo decennio del XV secolo è stato ricostruito il corpus pittorico dell'artista, che risulta già attivo almeno due decenni prima nella cappella maggiore di Santa Croce (per un resoconto esaustivo sul pittore si veda C. Baldini, "Il Maestro di sant'Ivo: profilo di un pittore fiorentino a cavallo tra XIV e XV secolo" in Arte Cristiana, XLIII, 829, pp. 261-276). Probabile allievo di Agnolo Gaddi, che diede vita a una delle più produttive botteghe del tardo Trecento fiorentino, il maestro, che si avvicinò in seguito ai modi di Lorenzo di Niccolò e di Mariotto di Nardo, conobbe una diffusa fortuna grazie alla realizzazione di piccole tavole devozionali, di cui quella qui presentata risulta un tipico esempio per i caratteristici tipi facciali e il modo di trattare i larghi panneggi.
Il pittore è noto con il nome convenzionale di Maestro di Sant'Ivo dalla tavola raffigurante Sant'Ivo mentre pronuncia un giudizio, conservata nel Palazzo di Parte Guelfa di Firenze. Attorno a questo dipinto, databile circa al secondo decennio del XV secolo è stato ricostruito il corpus pittorico dell'artista, che risulta già attivo almeno due decenni prima nella cappella maggiore di Santa Croce (per un resoconto esaustivo sul pittore si veda C. Baldini, "Il Maestro di sant'Ivo: profilo di un pittore fiorentino a cavallo tra XIV e XV secolo" in Arte Cristiana, XLIII, 829, pp. 261-276). Probabile allievo di Agnolo Gaddi, che diede vita a una delle più produttive botteghe del tardo Trecento fiorentino, il maestro, che si avvicinò in seguito ai modi di Lorenzo di Niccolò e di Mariotto di Nardo, conobbe una diffusa fortuna grazie alla realizzazione di piccole tavole devozionali, di cui quella qui presentata risulta un tipico esempio per i caratteristici tipi facciali e il modo di trattare i larghi panneggi.