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Scuola lombarda, secolo XVII
Description
- Ritratto del Conte Luigi Maria Arconati, a piena figura
- iscritto in basso a destra: COMES ALVISIVS M.A ARCONATVS
- olio su tela
oil on canvas
Provenance
Literature
M. Pulini, "Il pittore errante. Ancora su Pietro Ricchi e..." in Arte Documento, vol. II, 1997, p. 120, illustrato fig. 3 (come Pietro Ricchi).
Condition
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Catalogue Note
Luigi Maria Arconati discendeva da una nota famiglia di mercanti della seta ed allo stesso ramo apparteneva anche il Conte Galeazzo, celebre bibliofilo che aveva raccolto ben dodici Codici di Leonardo da Vinci, tra cui il celeberrimo Codice Atlantico, che donò nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, istituzione fondata dal suo stesso cugino, il Cardinale Federico Borromeo. Gli Arconati erano inoltre proprietari di una delle più maestose "Ville di Delizia" del milanese, Villa Arconati, detta anche di Castellazzo, felice ed importante esempio di barocchetto lombardo settecentesco. Oltre alla importante biblioteca, nella villa si conservava una della più preziose raccolte di arredi, dipinti e sculture antiche, che venne celebrata da Marcantonio Dal Re nelle sue incisioni; tra le opere principali spiccava l'imponente statua di Pompeo Magno, che fu donata personalmente dalla Santa Sede al Conte Galeazzo Arconati nel 1627, e sotto la quale si tramanda che nel 44 a. C. cadde pugnalato Gaio Giulio Cesare.
Il dipinto qui presentato è stato pubblicato da Massimo Pulini come opera di Pietro Ricchi ma non incluso nel catalogo della mostra a cura di Marina Botteri Ottaviani che si è tenuta a Riva del Garda dal 5 Ottobre 1996 al 15 Gennaio 1997, né nella monografia datata algi stessi anni di Paolo Dal Poggetto.