Lot 10
  • 10

Felice Casorati

Estimate
60,000 - 80,000 EUR
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Description

  • Felice Casorati
  • Frutta o Natura morta
  • firmato e datato 4 nov 1930
  • olio su tela applicata su tavola
  • cm 52,5x49

Provenance

Collezione Pecci-Blunt, Roma
Ivi acquisito dall'attuale proprietario

Exhibited

Roma, Palazzo delle Esposizioni, I Quadriennale d'Arte Nazionale, 1931, sala XI, n. 12
Firenze, Palazzo Strozzi, Arte in Italia 1915-1935, 1967, n. 885

Literature

F. M. Bongioanni, Artisti italiani: Felice Casorati, in 'Il Frontespizio', 1938, tav. VI, illustrato
L. Carluccio, Casorati, Torino 1964, pag. 83, n. 94, illustrato
C. L. Ragghianti, Arte Moderna in Italia 1915-1935, Firenze 1967, pag. XXXII, n. 885
P. Fossati, Nature morte di Casorati, in M.M. Lamberti, Casorati, Milano 1989, pag. 30
G. Bertolino, F. Poli, Catalogo generale delle opere di Felice Casorati, Torino, 1995, pag. 329, n. 442, illustrato

Condition

Condition: this work appears to be in generally good overall condition. There is a minor paint loss along lower margin to the left. No traces of retouching appear to be under UV light.
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Catalogue Note

Nel gennaio del 1931 si inaugura a Roma, nelle gallerie del Palazzo delle Esposizioni, la I Quadriennale d'Arte Nazionale. Casorati vi espose, in una sala personale, un gruppo di ventotto opere comprese fra il 1928 ed il 1930, delle quali la natura morta intitolata 'Mele' fu subito acquistata dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna.  
In questo nucleo di dipinti, la tavolozza del pittore si fa più chiara rispetto al periodo precedente, ottenendo superifici "come di seta opaca", il colore si fa più limpido e più accogliente e la gamma pittorica si rivolge verso una rinnovata attenzione cromatica. Riguardo a questa vera e propria svolta pittorica, l'artista fu tacciato di protendere verso un accademismo rivolto solo alle lusinghe superficiali di una piacevole colorazione tanto che Carrà stesso ebbe modo di definire la sua produzione senza gli "intoppi che nascono dalla lotta interiore e dal desiderio della profondità". Casorati, dal canto suo, ebbe a dichiarare il suo credo sulla forma nella prefazione alla Quadriennale: "...si accusa la mia arte di essere insincera...di fatto io non ho mai capito il movimento qui déplace les lignes e adoro le forme statiche: e poiché la mia pittura nasce per così dire dall'interno e mai trova origine dalla mutevole 'impressione', è ben naturale che queste forme statiche e non le mobili immagini della passione si trovino nelle mie figure... (...)".
Le istantanee di natura quotidiana, di cui l'opera qui presentata è un raffinato esempio, il ritratto della madre pensosa, le semplici verdure, i giornali, gli oggetti di uso quotidiano appoggiati distrattamente sul tavolo, gli umili frutti, tutte queste forme vengono illuminate da una pennellata tonale, di un colore non realistico, creando una architettura del dipinto che si rivela liricamente allo spettatore, quasi secondo linee musicali e non certo per mezzo di pure forme decorative.