Lot 93
  • 93

Antonio Molinari

Estimate
40,000 - 60,000 EUR
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Description

  • Antonio Molinari
  • Il convito di Baldassarre
  • olio su tela

Literature

B. Aikema, "Molinari & co.: riflessioni sul momento internazionale della pittura veneziana fra Sei e Settecento", in Arte Veneta, 63, 2006, p. 206, illustrato fig. 5.

Condition

The catalogue illustration is representative. The canvas has been relined and the painting is offered in a gilt wood frame with some chips. The paint surface appears sound and under a yellowed varnish. Inspection under ultraviolet light reveals scattered retouchings which appear to have been carried to define rather than repair. The painting would benefit from a new varnish but retains much of its vitality.
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Catalogue Note

Nato nel 1665 a Venezia, Antonio Molinari si forma presso il padre Giovanni Battista prima di entrare nella bottega di Antonio Zanchi. La sua pittura dimostra una tendenza sensibilmente naturalistica, dai modi ariosi, dalle gamme cromatiche luminose e dal tocco frantumato, secondo un atteggiamento che prelude direttamente alle esperienze rococò. Infatti in un momento di transizione come quello che interessava Venezia fra Seicento e Settecento, egli si volse alle novità di Liss e più ancora di Luca Giordano, presente per altro in città in Santa Maria della Salute. Pittore giudicato variamente dalle fonti, lodato dallo Zanetti e dal Moschini e apprezzato con riserva dal Lanzi fu in stretti rapporti con la pittura contemporanea, in particolare con quella proiettata verso il gusto settecentesco: basti ricordare in proposito che il Piazzetta fu alla sua scuola e che rapporti di scambio si rinvengono nella Visitazione in San Zaccaria del Molinari. Analoghe proiezioni verso il gusto settecentesco mostrano l'impostazione e le tematiche dei suoi dipinti da cavalletto, quali l'Antonio e Cleopatra (Bassano del Grappa, Museo Civico), Cristo e l'adultera, e la Regina Tomiri e la testa di Ciro (Kassel, Staatliche Galerie).
Questa grande tela presenta una raffigurazione assai complessa e originale dell'episodio biblico del convito di Baldassarre. L'opera mostra il banchetto organizzato dall'ultimo sovrano di Babilonia, al quale partecipano uomini della corte, mogli e concubine. Ma i gesti sconvolti e le espressioni terrorizzate dei commensali, così come la presenza sul tavolo del vaso d'argento rubato dal padre di Baldassarre nel tempio di Salomone, suggeriscono che stia accadendo quello che l'artista non ha rappresentato sulla tela ma che è ben raccontato nelle Sacre Scritture: una mano misteriosa è apparsa e sta scrivendo sulla parete le parole Mene, Tekel, Peres, che preannunciano l'imminente caduta e morte di Baldassarre. 

Siamo grati al professor Lino Moretti per aver confermato l'attribuzione del dipinto sulla base di materiale fotografico.