Lot 143
  • 143

Gaspare Landi

Estimate
8,000 - 12,000 EUR
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bidding is closed

Description

  • Gaspare Landi
  • Sacra Famiglia
  • olio su tela

Condition

The catalogue illustration is representative but in the overall colours but the picture is more alive, especially in the flesh of the child. The canvas has been relined and is offered in a later wood frame with very minor knocks. The paint surface is overall secure and clean with a fresh varnish. The paint surface is overall secure but some areas of abrasion are present upper centre and in the figure of Joseph. Scattered retouchings flouresce under UV light but large sections are untouched, for example in most of the figure of Jesus. Retouchings are more prominent in Joseph.
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Catalogue Note

Il dipinto sarà inserito nel catalogo ragionato dell'opera di Gaspare Landi, a cura di Stefano Grandesso, in preparazione, di cui riportiamo la scheda di catalogo: "Almeno quattro dipinti sul soggetto della Sacra Famiglia sono testimoniati dalle fonti letterarie antiche su Gaspare Landi. Quello finora noto, di collezione piacentina ed esposto nella mostra dedicata al pittore nel 2004, sembra verosimilmente da identificare con la versione eseguita nel 1810 per Ferdinando Landi, citata dal biografo ottocentesco Luciano Scarabelli, piuttosto che con la prima redazione, un "quadretto di figure piccole, di carattere tizianesco", realizzata nel 1790 per il padre di Ferdinando, Giambattista. Alcuni dettagli iconografici e formali richiamano infatti opere successive. La posa del Gesù bambino dormiente, con la gamba sinistra piegata sotto l'altra, il braccio destro lungo il fianco e il sinistro che sostiene la testa reclinata, ispirata a quella classica della Cleopatra dei Musei Vaticani, è infatti identica a quella della Danae del 1810, pubblicata da Stella Rudolph. Mentre il luminismo di ascendenza seicentesca, con le teste della Vergine e di San Giuseppe illuminate da una luce laterale contro uno sfondo scuro, si ritrova ad esempio nel dipinto di Alcibiade che sorprende una giovane greca (Budapest, Museo Nazionale) del 1805, dove Landi adottò anche il motivo del dito alle labbra come invito al silenzio.
Altre due versioni ricordate dalle fonti furono commissionate nel 1817 da Maria Luigia di Parma e dall'archeologo e pubblicista veliterno Luigi Cardinali. È dunque possibile che con una di esse si possa identificare questa Sacra Famiglia esemplata sulla versione piacentina per iconografia e taglio delle figure, ma risolta con sostanziali varianti nella definizione degli abiti e delle fisionomie della Vergine e del San Giuseppe, qui rappresentato di età più matura, mentre simile ma non identica è la figura di Gesù Bambino. Rispetto all'altra versione nota, questo dipinto appare più definito nel disegno, e come di consueto in Landi variato in diversi registri pittorici, dalla raffinata stesura smaltata dell'incarnato e dalla preziosa descrizione dei capelli del fanciullo, alla più rapida, a corpo, risoluzione della barba e della capigliatura di San Giuseppe".