Lot 306
  • 306

Lucio Fontana

Estimate
400,000 - 600,000 EUR
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bidding is closed

Description

  • Lucio Fontana
  • Concetto spaziale
  • firmato; firmato e intitolato sul retro

  • olio, squarcio e graffiti su tela

  • cm 55x46
  • Eseguito nel 1964

Provenance

Galleria Carlevaro, Genova
Ivi acquistato dalla famiglia dell'attuale proprietario

Literature

J. E. Cirlot, Lucio Fontana, 1966, pag. 44, illustrato (prima della stesura dell'oro)
E. Crispolti, Fontana. Catalogue Raisonné, Bruxelles 1974, vol. II, pagg. 140-141, n. 64 O 8, illustrato
E. Crispolti, Fontana. Catalogo generale, Milano 1986, vol. II, pag. 482, n. 64 O 8, illustrato
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo generale di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano 2006, vol. II, pag. 676, n. 64 O 8, illustrato

Condition

This work appears to be in generally good overall condition. The canvas is slightly wavy. There is a stable craquelure by the upper inner part of the rip and a minor and unobtrusive loss of pigment by the upper edge of the rip. Under the UV light are visible two minor retouching by the centre of lower margin and by upper left corner.
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Catalogue Note

 "...nel 1961 Fontana continua anche una ricerca corsiva di configurazioni primarie di graffiti e di buchi e strappi su tele e olio, sempre monocrome (di svariate gamme cromatiche: bianche, rosa, gialle, grigie, ecc.)...e vi va definendo un'iconografia cosmica nel graffito libero che circoscrive un'entità tondeggiante, chiaramente spaziale, e che contiene un buco slargato a strappo (...). E lungo il 1962 il grafismo si fa ancor più libero, sempre comunque attorno a quell'iconografia spaziale (...) mentre ai buchi sono subentrati appunto gli strappi, quindi gli squarci (...). E questi costituiscono indubbiamente un atto di violenta appropriazione che Fontana compie della tersa materia stessa del campo pittorico, ma soprattutto di una possibilità d'immagine, stabilendo con quell'immagine cosmica che il grafismo gestuale delinea sulla superficie una sorta di rapporto sensuale, carnale, e malgrado l'artificiosità lussureggiante e spiazzante delle scelte cromatiche anche di segno doloroso – dice in un'intervista del 1962: 'Rappresentano il dolore dell'uomo nello spazio. Il dolore dell'astronauta, schiacciato, compresso, con gli strumenti infissi nella pelle è diverso dal nostro... E' un uomo di tipo nuovo quello che vola nello spazio, con nuove sensazione, soprattutto dolorose'. "
(E. Crispolti, Lucio Fontana, Milano 1998, pag. 244)