Lot 202A
  • 202A

Giacomo Balla

Estimate
350,000 - 550,000 EUR
bidding is closed

Description

  • Giacomo Balla
  • Balfiore: Rose
  • firmato Futurballa; intitolato sul retro

  • olio su tela

  • cm 100x75
  • Eseguito nel 1927 circa

Provenance

Casa Balla, Roma, n. 276

Exhibited

Roma, Galleria d'Arte San Marco, Giacomo Balla. I fiori dipinti da un artista, 1980, n. 15

Literature

E. Balla, S. Bortoletti, Balfiori, Roma 1980, tav. 17, illustrato
G. Lista, Balla, Modena 1982, pag. 389, n. 864, illustrato a colori

Condition

In generale l'opera è in buone condizioni. Vi sono delle leggere tracce di usura in prossimità del centro del margine superiore della tela e in prossimità del margine inferiore in corrispondenza del telaio. Vi è un piccolo ritocco pittorico visibile sotto la lampada a raggi UV nella zona di pigmento verde sotto al fiore di sinistra. La tela è leggermente ondulata in corrispondenza degli angoli.
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Catalogue Note

"Il pittore competo che ama la verità eterna nell'espressione della NATURA, quando viene pittoricamente suggestionato da essa, le correnti trasmissive sono ingenuamente prive di qualunque scuola, metodo, regola, maniera ecc.  e sono verginalmente sincere, NATE solo perché hanno trovato quei dati specialissimi sensi o nervi scrupolosamente adatti alle creazioni artistiche", scrive Giacomo Balla agli inizi del Novecento. Figlio della natura, da quando arriva a Roma nel 1895, Balla dipinge la realtà che lo circonda, "tutto diventa arte–nuova-immutabile". Gli eucaliptus di Villa Borghese, le gambe della piccola luce o i rondoni nel cielo o l'auto in via Nazionale: "tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido", scrive nel 1910. Ora, dopo l'esperienza del Futurismo dove ha studiato e realizzato la ricerca del movimento nelle successioni dinamiche e nelle compenetrazioni della velocità, trasferisce questo suo bagaglio nella realizzazione di altre opere, di altri lavori. Va a Parigi nel 1925, per l'Art Deco: torna carico di nuove idee che mette al servizio della sua arte. Nascono i Balfiori, composizioni futuristicamente floreali di ieri, pronte per il domani!
Questo Balfiore – conservato gelosamente dalle figlie in Casa Balla – viene esposto solo nel 1980 alla galleria San Marco, con questa prefazione: "GIACOMO BALLA: l'Artista che amava rendere in pittura (e ne era capace) la sostanza delle cose che, come scrisse di lui il suo allievo Depero: fissò sulla tela il passo dell'uomo e la grafia metrica delle zampe di un cane in corsa, analizzò il volo delle rondini e l'aria scossa aritmicamente dalle ali. Questo, dopo aver dipinto le materie ruvide, pelose, lucenti e le figure ferme, parlanti, con abilità di grande pittore nato. L'Artista, che amava soprattutto i colori nella luce, non poteva restare indifferente di fronte alla inimitabile sostanza e alla vibrazione coloristica che emana dallo splendore del fiore."

Elena Gigli