Lot 40
  • 40

Carla Accardi

Estimate
70,000 - 90,000 EUR
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Description

  • Carla Accardi
  • Diagonale oroblu
  • firmato sul telaio
  • vernice su sicofoil
  • cm 100x140
  • Eseguito nel 1976

Provenance

Galleria Fumagalli, Bergamo
Ivi acquistato dall'attuale proprietario nel 2007

Exhibited

Roma, Galleria dei Banchi Nuovi, Quei problematici anni '70, 1989, fig. 2
Mantova, Casa del Mantegna, L'arte come amante. Da una collezione privata contemporanea, 2007, pag. 14, illustrato a colori

Literature

G. Celant, Carla Accardi, Milano 1999, pag. 367, n. 1976 8, illustrato (illustrazione capovolta)

Condition

This work appears to be in good overall condition. Light traces of soiling and minor paint losses.
"In response to your inquiry, we are pleased to provide you with a general report of the condition of the property described above. Since we are not professional conservators or restorers, we urge you to consult with a restorer or conservator of your choice who will be better able to provide a detailed, professional report. Prospective buyers should inspect each lot to satisfy themselves as to condition and must understand that any statement made by Sotheby's is merely a subjective, qualified opinion. Prospective buyers should also refer to any Important Notices regarding this sale, which are printed in the Sale Catalogue.
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Catalogue Note

"Accardi è tra le prime, alla fine del 1965, a sentire l'urgenza di un'aleatorietà e di una traparenza della materia, affinché questa si faccia flessibile e si avvii verso una condizione di scomparsa, di immaterialità. I suoi sicofoil, seppure risentono di un'attrazione per la mimetica industriale, rimangono nell'ambito della pittura. (...). Il gemellaggio tra trasparenza e colore e la loro rivelazione luminosa sono i grandi temi che segnano la ricerca di Accardi fino agli anni Ottanta. Il respiro delle materie, il sicofoil e le vernici, con la loro chiarezza e le loro immaterialità producono combinazioni linguistiche illimitate". (G. Celant, Carla Accardi, Milano 1999, pag. XXVII-XVIII)

"Io sento l'energia della luce. La cerco. Infatti vivo sempre in luoghi con molta luce."
(C. Accardi cit. in F. Betto, Il secolo veloce, Milano 2007, pag. 19)