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Egisto Ferroni
Description
- Egisto Ferroni
- san tobia
firmato in basso a destra E. Ferroni
- olio su tela
- cm. 186 x 125
- Eseguito nel 1900
Provenance
Exhibited
Firenze, Reale Galleria dell'Accademia, Mostra Commemorativa di Egisto Ferroni, 1936, n. 57, illustrato
Literature
Catalogue Note
L'opera qui presentata, commissionata all'artista da Giulio Gigliotti nel 1900, credibilmente, come pala d'altare per la cappella privata della villa di famiglia a Lastra a Signa, proprio perché sensibilmente diversa rispetto ai lavori improntati sul sincero realismo che hanno consacrato Egisto Ferroni tra i più valenti pittori del naturalismo, ci consente di mettere in luce una sfaccettatura nuova ed intrigante della sua pittura, chiaro riflesso della sua profonda cultura.
La vicenda artistica di Egisto Ferroni ha inizio all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove dal 1851 è allievo di Enrico Pollastrini e di Stefano Ussi e, se è proprio nel segno del romanticismo storico di quest'ultimo che il Ferroni muoverà i primi passi ufficiali nel mondo dell'arte - nel 1861 il municipio di Lastra a Signa gli commissiona l'esecuzione una vasta tela di soggetto storico: Carlo VIII incontra gli ambasciatori fiorentini presso Ponte a Signa - sarà invece guardando alla pittura di matrice purista di Enrico Pollastrini che il nostro "pittore dei campi" troverà l'ispirazione per l'esecuzione del dipinto qui presentato.
L'elegante composizione della pala Gigliotti, tela in cui l'autore si sofferma sulla solennità del momento in cui l'Arcangelo Raffaele rivela la sua natura celeste a San Tobia e al giovane Tobiolo, è riconducibile infatti, nella nitidezza preziosa del segno, nella forma dolcemente raffaellesca dei suoi personaggi e persino nella gamma cromatica, proprio alle opere del Pollastrini più vicine all'interpretazione astrattiva del purismo ingresiano, quali L'Immacolata concezione (1854-1857), il San Lorenzo (1853-1862) e la Sacra Famiglia (1866-1867) .
E. C.