Lot 195
  • 195

Giovanni Battista Gaulli, detto Baciccio Genova 1639-1709 Roma

Estimate
60,000 - 80,000 EUR
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Description

  • Giovanni Battista Gaulli, detto Baciccio
  • Sacra Famiglia con San Giovannino e Sant'Anna
  • olio su tela

Catalogue Note

Il dipinto, di altissimo livello qualitativo, va indubitabilmente attribuito a Giovanni Battista Gaulli detto Baciccio, come è stato confermato dal Professor Francesco Petrucci, al quale vanno i nostri ringraziamenti.
Si conoscono altre due repliche con varianti di questo stesso soggetto, la cui autografia è stata concordemente confermata dalla critica. Si tratta della tela già a Vienna, in collezione Czernin, resa nota da Maria Vittoria Brugnoli nel 1949 (M. V. Brugnoli, "Contributi a Giovanni Battista Gaulli", in Bollettino d’Arte, 1949, pp. 230-237) e di un piccolo olio su rame conservato in una collezione privata milanese. Questa seconda opera è stata recentemente pubblicata da Petrucci, in occasione della grande rassegna Roma Barocca (F. Petrucci, "Novità  sulla pittura di Bernini, Pietro da Cortona e Baciccio", in Roma Barocca. Bernini, Borromini, Pietro da Cortona, catalogo della mostra a cura di M. Fagiolo, P. Portoghesi, Roma e Milano 2006, pp. 125 e 127, fig. 13), e attualmente è esposta a Roma alla mostra La Passione di Cristo secondo Bernini (Roma, Palazzo della Provincia, 4 Aprile-3 Giugno 2007).
Lo studioso, che parla di “pittura particolarmente levigata e luminosa” e di “predilezione per gli accordi tra toni caldi e freddi nel contrasto tra il rosso di cadmio e l’azzurro di lapislazzulo”, suggerisce una datazione tra il 1690 e il 1695, ovvero quando il pittore aveva appena superato i cinquant’anni ed era all’apice della sua carriera.
Rispetto al quadro qui proposto, il rame recentemente riscoperto manca della figura di San Giuseppe e dei tre angeli, che corrispondono a classiche tipologie ricorrenti nella pittura del Baciccio. Il dipinto già Czernin, invece, è molto più fedele e differisce solo per alcuni dettagli nella gestualità dei personaggi.
Si riscontrano significativi precedenti iconografici nel Riposo durante la fuga in Egitto, risalente al 1669 e oggi conservato presso al Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini, e nella Vergine con Bambino e Sant’Anna della chiesa romana di San Francesco a Ripa, dipinta da Gaulli circa vent’anni prima della nostra tela.
Se, da un lato, si deve notare che alcuni elementi tipologici vengono frequentemente riproposti da Baciccio in diversi momenti della sua attività, anche a distanza di molti anni, dall’altro è opportuno sottolineare come in questa fase la sua tavolozza si è fatta più chiara e brillante e la materia pittorica più preziosa e smaltata.
Un disegno preparatorio, per la sola figura del Gesù Bambino, si trova nelle collezioni del Kunstmuseum di Düsseldorf.