Lot 191
  • 191

Giacomo Francesco Cipper, detto Todeschini Feldrich 1664-Milano 1736

Estimate
60,000 - 80,000 EUR
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Description

  • Giacomo Francesco Cipper, detto Todeschini
  • Interno di cucina con vecchio e vecchia, un giovane che suona il violino e una ragazza alla finestra (I cinque sensi)
  • olio su tela

Literature

L. Tognoli, G.F. Cipper, il Todeschini e la pittura di genere, Bergamo 1976, p. 155, illustrato fig. 85;
M.S. Proni, Giuseppe Francesco Cipper detto “il Todeschini”, Soncino 1994, pp. 110-111, illustrato a colori.

 

Catalogue Note

Il dipinto, pubblicato per la prima volta da Luisa Tognoli nel 1976 e riprodotto con una bella fotografia a colori a piena pagina nella monografia di Maria Silvia Proni nel 1994, rappresenta una delle più tipiche scene di genere di Giacomo Francesco Cipper, detto Todeschini.
L’opera, che si inserisce pienamente nel contesto della pittura pauperistica lombarda del Settecento, è descritta in maniera esemplare da Silvia Proni, che ha parlato di “rimarchevole indagine naturalistica nella resa delle vesti lacere della vecchia ove il contrasto cromatico tra il rosso vivo e il blu cobalto del grembiule, colori per altro usuali nella produzione del Todeschini, è risolto con una sicurezza di tratto che si permette di offrire, nello strappo della manica, un punto luminoso che spezza il rigore del rosso e del blu”. E ancora: “La stessa audacia cromatica ritorna nella brocca sul tavolo la cui sbeccatura sottolinea l’indigenza del misero pasto e si noti come le dimensioni del pezzo di formaggio siano vistosamente ridotte rispetto al grosso pane posto sulla tavola spoglia”.
Le figure presenti nella composizione costituiscono tipologie ricorrenti e puntualmente individuabili nella produzione del pittore. Il suonatore di violino ritorna nella tela raffigurante Giovane coppia con vecchia (Tognoli 1976, fig. 62), l’uomo che si toglie il cappello è chiaramente riconducibile al Vecchio con scodella e al Desco familiare (Proni 1994, figg. 36 e 39) e l’anziana donna sulla sinistra è presente anche nella Vecchia con braciere e giovane mendicante (Proni 1994, n. 25). Il cane in primo piano sulla destra, che attende pazientemente qualche boccone di cibo, è un’immagine cara al Todeschini e compare in numerosi quadri. La giovane filatrice che si affaccia alla finestra, oltre a essere un brano di pittura particolarmente riuscito, costituisce un significativo precedente iconografico per le opere di analogo soggetto di Giacomo Ceruti.
Il Todeschini racconta la realtà contadina attraverso la sua fertile vena aneddotica, ma alla nitida descrizione di un preciso ambiente sociale si sovrappone un piano simbolico, il cui contenuto è chiaramente decifrabile. L’opera, infatti, può essere letta anche come l’allegoria dei cinque sensi, in cui il cane rappresenta l’olfatto, il vecchio il gusto, la vecchia il tatto, il violinista l’udito e la filatrice la vista.
Il cromatismo vivace e i toni smaltati della materia pittorica consentono di collocare il quadro successivamente all’esecuzione del ciclo di Montesolaro, che costituisce una delle prove migliori del Todeschini ed è databile intorno al 1715.