Lot 161
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Spinello di Luca Spinelli, detto Spinello Aretino attivo in Toscana nella seconda metà del XIV e all'inizio del XV secolo

Estimate
30,000 - 40,000 EUR
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Description

  • Spinello di Luca Spinelli, detto Spinello Aretino
  • Un santo; San Pietro
  • tempera su tavola, fondo oro, una coppia

Provenance

Altare di San Ponziano, Lucca (?);
Semenzato, Venezia, 14 Luglio 1988, lotto 80;
Semenzato, Milano, 16 Ottobre 1990, lotti 51 e 52.

Literature

S. Weppelmann, Spinello Aretino, Firenze 2003, p. 138, cat. n. 16, illustrati.

Catalogue Note

Le due tavolette sono presentate nella più recente monografia su Spinello Aretino pubblicata da Stefan Weppelmann nel 2003. Raffigurano San Pietro e un santo non identificabile con sicurezza e provengono da un polittico di grandi dimensioni.
L’attribuzione a Spinello Aretino è sostenuta con certezza da Weppelmann per analogia con altre opere note dell’artista. Caratteristici sono il tipo di punzonatura delle aureole e l’originaria forma delle tavole a sesto acuto, del quale rimangono due elementi negli angoli superiori. Stilisticamente le figure dei due santi sono poi avvicinabili a quelle di altri dipinti dell’artista, in particolare il giovane santo richiama alcune figure della predella della pala d’altare di San Ponziano. Tale stringente consonanza stilistica permette allo studioso di affermare che le due tavolette siano elementi proprio del polittico di San Ponziano, realizzato a Lucca nel 1384 e raffigurante al centro la Madonna col Bambino circondata da 19 angeli e nelle ali laterali i santi Ponziano e Benedetto. L’opera mostra un nuovo linguaggio pittorico che si differenzia dai primi lavori “arcaici” di Spinello per una marcata libertà decorativa e, come bene illustrano anche queste due tavolette, per la forte plasticità conferita alle forme e per il significativo rilievo dato alla resa delle vesti. I pacati e dolci santi del polittico, avvolti in panni dagli accordi vivaci e luminosi, indicano l’aggiornamento di Spinello sui migliori risultati dei maestri senesi e pisani attivi in quegli anni a Lucca.

Spinello Aretino, nato intorno alla metà del Trecento ad Arezzo da un facoltoso orefice della città, è considerato una delle maggiori personalità della pittura italiana nella seconda metà del Trecento.
I primi riferimenti documentari risalgono al 1373 e nel 1375 riceve la commissione per la decorazione di una cappella nella Pieve di Santa Maria, oggi scomparsa. Nel 1380 è a Lucca, dove rimane almeno fino al 1385 attendendo a due importanti commissioni: il polittico per la chiesa di San Ponziano (1384) e quello per la chiesa romana di Santa Maria Nuova (1385-1386). Attivo nei maggiori centri della Toscana, nel 1391-1392 esegue gli affreschi con Storie dei santi Efisio e Potito per il Camposanto di Pisa, uno dei suoi capolavori, caratterizzato da una regia libera della composizione e da una straordinaria vivacità decorativa. Il polittico della Galleria dell’Accademia di Firenze (1401) illustra come Spinello, pur fedele agli ideali del primo Trecento per impianto compositivo e per gamma cromatica, si sia aggiornato sugli ultimi sviluppi del linguaggio gotico internazionale, giungendo a sfrenatezze grafiche parallele a quelle di Lorenzo Monaco.