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Lorenzo di Niccolò Attivo a Firenze tra il 1391 e il 1411
Description
- Lorenzo di Niccolò
- Madonna col Bambino in trono tra Santa Caterina d'Alessandria e Santa martire
- tempera su tavola, fondo oro
Catalogue Note
La tavola, che sicuramente costituiva la pala centrale di un polittico smembrato, corrisponde chiaramente ai modi pittorici del fiorentino Lorenzo di Niccolò, vissuto a cavallo tra il quattordicesimo e il quindicesimo secolo. La fattura del volto della Vergine e il Bambino trovano un preciso riscontro nel trittico raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Martino e Lorenzo, conservato nella chiesa di San Martino a Terenzano, in provincia di Udine.
Fin dal 1401, e forse anche prima, Lorenzo aveva già una propria bottega attiva nel capoluogo toscano e, nel 1408, era immatricolato nell’Arte dei Medici e degli Speziali. Nel 1410 risulta affiliato all’importante Compagnia di San Luca.
Collaborò frequentemente con Spinello Aretino, insieme al quale dipinse l’Incoronazione della Vergine per la chiesa di Santa Felicita a Firenze, oggi alle Gallerie dell’Accademia, e il polittico diviso fra il Duomo di Pisa e il Fogg Museum di Cambridge (U.S.A). Negli affreschi della sala capitolare della chiesa di San Francesco a Prato lavorò insieme a Niccolò di Pietro Gerini, sebbene non sia suo figlio come è stato erroneamente ritenuto in passato.
Il suo linguaggio figurativo, molto vicino a quello di Spinello, deriva ancora dall’antica e solida matrice giottesca, che influenzò l’arte fiorentina per tutto il Trecento, ma sembra già risentire, in certa misura, delle nuove inquietudine del gotico internazionale.