- 113
Ludovico Zambeletti (Milano 1881 - 1966)
Description
- Ludovico Zambeletti
- giardini a maggio
- firmato in basso a sinistra LZambeletti
- olio su tela
- cm. 87 x 85
- Eseguito nel 1928 circa
Exhibited
Catalogue Note
Esposto al Museo della Permanente in occasione della XX Biennale Nazionale di Milano, nel 1957, Giardini a Maggio restituisce il talento e la freschezza della tavolozza del suo autore, caratteristiche che hanno reso Zambeletti un pittore molto ricercato dai suoi contemporanei.
Formatosi all'Accademia di Brera sotto la guida di Cesare Tallone, dal quale eredita, oltre che una predilezione per il ritratto - notevoli esempi delle sue doti di ritrattista sono conservati nella quadreria della Ca' Granda, al Teatro Filodrammatici e all'Istituto per i Ciechi, a Milano - una spiccata sensibilità per il paesaggio, al quale si dedicherà con passione e trasporto durante tutta la sua attività.
La consonanza stilistica emersa attraverso il confronto tra Giardini a maggio ed alcune opere eseguite dallo Zambeletti nella seconda metà degli anni venti quali Ristorante all'aperto, L'ora del Thè e Le amiche, esposte ed illustrate nel catalogo di una mostra personale svoltasi nella sede milanese della Galleria Micheli, nel 1928, consente di datare Giardini a Maggio al medesimo periodo.
L'incontro tra amiche durante una passeggiata nel parco cittadino in cerca di un po' di refrigerio dalla calura estiva, è motivo interessante per il pittore, il quale ha modo di confrontarsi con la gamma dei verdi delle fronde degli alberi, con le tonalità più varie degli abiti delle giovani signore e soprattutto con la luce che, filtrando attraverso le foglie, accende ogni colore e lo modifica in effetti straordinari che l'artista ci restituisce con una pennellata gioiosa e piena di brio.