Lot 21
  • 21

Beppe Ciardi (Venezia 1875 - Quinto di Treviso 1932)

Estimate
40,000 - 60,000 EUR
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Description

  • Beppe Ciardi
  • circo equestre
  • firmato in basso a sinistra Beppe  / Ciardi; firmato sul retro Beppe / Ciardi
  • olio su tela
  • cm. 80.5 x 130
  • Eseguito nel 1912 circa

Literature

G. Nicodemi, Beppe Ciardi, Milano 1942, Tav. XXXIII;
AA.VV., L'arte di Beppe Ciardi nella critica del suo tempo, Milano 1950, tav. XII

Catalogue Note

Reca a olio sul retro del telaio il n. 8; Reca cartellino sul retro del telaio con il titolo dell'opera

Il dipinto qui presentato, verosimilmente, databile all’inizio del secondo decennio del Novecento, è parte di una serie di opere che il pittore veneziano dedica al mondo circense tra le quali si ricordano Giocolieri, Una carovana di zingari e I saltimbanchi, quest’ultimo esposto alla Biennale veneziana del 1912.

Similmente riconducibile nella composizione a Una carovana di Zingari - il caseggiato sullo sfondo e i vivaci protagonisti in primissimo piano -, Il circo equestre rivela la fascinazione che il mondo circense, così diverso dal proprio, esercita sull’artista, che ammaliato dalla folla variopinta e dal brio che questa diffonde nella quiete della sua città, ce la restituisce, come ringraziandola, altrettanto vivacemente, costruendola attraverso pennellate veloci ma robuste, con una ricchezza d’impasto e con una potenza pittorica rara. Quella medesima ricchezza cromatica “che dà la luce fisica e trasfigura in maniera misteriosa, in vibrante spiritualità”, scrive il Ciardi ad un amico nel 1922, quando gli confida d’amare nei propri quadri “i bei colori vibranti” e di dipingere più volentieri “nei giorni limpidi e puri, quando maggiore si sente il fremito della vita”, quando il sole “le pietre della mia Venezia le fa gemme ed ogni casupola sembra un nido di fate, e questi campi e calli popolosi e briosi sotto fantastici sbattimenti di luci”.