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Beppe Ciardi (Venezia 1875 - Quinto di Treviso 1932)
Description
- Beppe Ciardi
- circo equestre
- firmato in basso a sinistra Beppe / Ciardi; firmato sul retro Beppe / Ciardi
- olio su tela
- cm. 80.5 x 130
- Eseguito nel 1912 circa
Literature
AA.VV., L'arte di Beppe Ciardi nella critica del suo tempo, Milano 1950, tav. XII
Catalogue Note
Il dipinto qui presentato, verosimilmente, databile all’inizio del secondo decennio del Novecento, è parte di una serie di opere che il pittore veneziano dedica al mondo circense tra le quali si ricordano Giocolieri, Una carovana di zingari e I saltimbanchi, quest’ultimo esposto alla Biennale veneziana del 1912.
Similmente riconducibile nella composizione a Una carovana di Zingari - il caseggiato sullo sfondo e i vivaci protagonisti in primissimo piano -, Il circo equestre rivela la fascinazione che il mondo circense, così diverso dal proprio, esercita sull’artista, che ammaliato dalla folla variopinta e dal brio che questa diffonde nella quiete della sua città, ce la restituisce, come ringraziandola, altrettanto vivacemente, costruendola attraverso pennellate veloci ma robuste, con una ricchezza d’impasto e con una potenza pittorica rara. Quella medesima ricchezza cromatica “che dà la luce fisica e trasfigura in maniera misteriosa, in vibrante spiritualità”, scrive il Ciardi ad un amico nel 1922, quando gli confida d’amare nei propri quadri “i bei colori vibranti” e di dipingere più volentieri “nei giorni limpidi e puri, quando maggiore si sente il fremito della vita”, quando il sole “le pietre della mia Venezia le fa gemme ed ogni casupola sembra un nido di fate, e questi campi e calli popolosi e briosi sotto fantastici sbattimenti di luci”.