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Carlo Pollonera
Description
- Carlo Pollonera
- Primavera in Liguria
- firmato e datato in basso a destra CPollonera 1890
- olio su tela
- cm. 114.5 x 174.5
- Reca etichetta sul fronte in basso a destra con il numero frammentario 33
Exhibited
Condition
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Catalogue Note
Eseguito nel 1890, Primavera in Liguria si propone come uno dei vertici più alti della poesia del vero di Carlo Pollonera.
A quella data il pittore si è già imposto a pubblico e critica grazie al suo straordinario Seminatore, tela eseguita nel 1881 ed esemplata sulle prove più moderne della pittura naturalista d'oltralpe; un preciso interesse per la pittura di paesaggio Pollonera lo dimostra già nel 1873, quando, terminati i corsi all'Accademia di Belle Arti alla quale era iscritto dal 1869, diviene allievo alla scuola privata di Antonio Fontanesi e seguendone i consigli, appena più che ventenne, tra il 1873 e il 1874 intraprende un primo viaggio di studio in Francia.
Il soggiorno parigino, grazie ad un confronto con gli esempi della pittura dei barbizonniers e, soprattutto con quella di Corot, consentirà all'artista di ampliare i propri riferimenti culturali e di aggiornare la propria sintassi in perfetta sintonia con le più attuali tendenze della cultura figurativa francese; e, se non è certo che abbia potuto incontrare personalmente il vecchio maestro - è del 1874 il suo Omaggio a Corot - ne ha sicuramente potuto apprezzare l'opera in occasione della grande mostra retrospettiva a lui dedicata, a distanza di qualche mese dalla sua scomparsa, nel giugno del 1875.
Tornato in patria riprenderà i contatti col Fontanesi, ma fortemente legato ai principi della cultura scientifico-positivista cui era stato introdotto dal patrigno, il celebre naturalista Michele Lessona (1823-1894), Pollonera, al lirismo del pittore reggiano e alla sua concezione di rappresentazione del paesaggio come proiezione dell'animo umano, preferirà sempre una pittura rivolta alla resa oggettiva del reale.
Pur riflettendo la sincera fedeltà al vero del suo autore, la tela in oggetto, attraverso una tavolozza chiara e carica di luce, nella quale il verde tenero del prato riesce a dialogare vivacemente con il rosa chiaro dei peschi, con l'ocra della terra e con l'azzurro cangiante di un cielo che si sta rannuvolando, ne testimonia anche una sommessa ma tangibile sensibilità.
La datazione al 1890 fa di Primavera in Liguria uno dei primi lavori dedicati dall'artista a quello che sarebbe diventato il tema privilegiato di tutta la sua produzione, infatti, nonostante le fioriture primaverili comincino ad apparire come motivo nei suoi dipinti già sul finire degli anni settanta - si ricordino a tal proposito Giochi di bimbe in primavera, del 1878, e Nell'orto, del 1879 -, sarà solo all'inizio dell'ultimo decennio del secolo che queste diverranno protagoniste assolute delle sue opere, basti ricordare Primavera o Peschi fioriti, dipinta nel 1892, di proprietà della Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino.
E. C.